LA NOTTE DELLE DISSONANZE
un concerto racconto di Sandro Cappelletto
alla memoria di Piero Farulli, alla Scuola di Musica di Fiesole
Una serata in compagnia di Mozart, esplorando aneddoti e misteri compositivi che accompagnarono la nascita di alcune sue composizioni. Prendendo spunto dall’enigmatico Quartetto per archi n. 19 in do maggiore K. 465 detto appunto “delle Dissonanze”, la narrazione di Cappelletto ripercorre la genesi del capolavoro mozartiano che per l’arditezza dei rapporti armonici delle prime battute, scatenò all’uscita alle stampe nel 1785 perplessità e scandalo, tanto da guadagnare ben presto l’appellativo delle Dissonanze. “Che cosa vogliono dire le misteriose battute dell’Adagio introduttivo, in quale abisso vuole condurci quel caos indistinto? Perché Mozart ha voluto sfidare le convenzioni del tempo, attirandosi critiche e insulti feroci?”. Così Sandro Cappelletto – voce storica di Radio 3, giornalista, conduttore di Rai 5, autore di diverse pubblicazioni fra cui proprio Mozart, la notte delle dissonanze (2006) e fresco di stampa I quartetti per archi di Mozart (2016) – introduce i luoghi e le circostanze in cui il Quartetto vide la luce. La serata sarà occasione per analizzare le problematiche eterne del rapporto tra il creatore e il suo contesto sociale e culturale, e tra l’opera d’arte e l’interpretazione postuma, interrogandosi sulla possibilità stessa della “critica”.
Cosa si nasconde dietro le ventidue battute dell’Adagio introduttivo che hanno fatto versare fiumi di inchiostro, spesso contraddittori, ai musicologi e ai compositori degli ultimi due secoli? La volontà di aggirare le convenzioni musicali dell’epoca? Il tentativo di esprimere l’inesprimibile, attraverso l’uso di intervalli “proibiti” dall’armonia tradizionale? La dimostrazione della raggiunta maturità di un genere, il quartetto per archi?


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